Matteo

Sono nato a Pontedera l’11 agosto del 1977, dal 2013 padre di PierMatteo, dal 2019 di Carolina e dal 2022 marito di Chiara. Sono attualmente sindaco di Pontedera dopo l’esperienza amministrativa maturata come assessore ai lavori pubblici, sport, ambiente, protezione civile, sociale, sanità e sport. Mi sono prima diplomato all’ ITCG E.Fermi di Pontedera ed ho poi conseguito il diploma di laurea presso l’Università di Siena in consulenza del Lavoro e Relazioni Sindacali. Adesso sono impiegato di quarto 4 livello in aspettativa con mansione di servizi al personale ed amministrativi. Ho sempre vissuto nel mondo dell’associazionismo da quando ho svolto il servizio civile nell’Arci, divenendo in seguito prima Presidente della Uisp Valdera poi Presidente della Uisp Regionale. Sono un tifoso appassionato del Pontedera ed amante dello sport in tutte le sue espressioni. In passato ho avuto la fortuna di frequentare il mondo dei motori, sia a due ruote (5 anni nell’enduro) che a quattro ruote (per dieci anni nei rally). Ho una grande passione anche per le radiocomunicazioni per cui ho ottenuto il brevetto di radioamatore. La mia passione politica è nata e si è sviluppata all’interno della sinistra riformista e progressista.

Da giugno 2019 mi occupo ogni giorno di affrontare le criticità e risolvere i problemi di questa bellissima città senza mai perdere di vista l’obiettivo di costruirne le fondamenta e i presupposti per un futuro migliore; lo faccio assieme ad una splendida giunta e ad una coalizione politica e civica di centrosinistra formata dal Partito Democratico e dalle liste Progetto Pontedera, Pontedera in comune e Corricon.

Sono abituato a prendermi cura di Pontedera mettendoci sempre la faccia assumendo, ogni volta, tutta la responsabilità che serve per dare concretezza alle idee e ai progetti che abbiamo condiviso. Nei momenti più complicati di questo mandato amministrativo ho imparato che saper ascoltare le ragioni di tutti è il modo migliore per tenere insieme l’interesse pubblico con quelli di ciascuno.

Chiunque sia chiamato a prendere decisioni è invitato per natura a partecipare alla lotteria degli errori: sono però certo che le volte che ho sbagliato l’ho fatto confidando che quella presa fosse la migliore scelta per questa meravigliosa città di cui continuo a essere innamorato.